Comunicato AED sugli avvenimenti in Tunisia
AED – Avvocati Europei Democratici – www.aed-edl.net
Comunicato sugli avvenimenti in Tunisia
L'AED saluta con soddisfazione la determinazione del popolo tunisino nel mettere fine alla dittatura de facto che per decenni ha compiuto gravi violazioni dei diritti umani e impedito una reale partecipazione democratica.
L'AED esprime riconoscenza e solidarietà al collettivo di avvocati tunisini che ha subito anni di repressione e di difficoltà nell'esercizio del diritto alla difesa a causa della sua partecipazione alle mobilitazioni popolari. L’AED ha dimostrato da anni la propria inquietudine per questa situazione, con seminari, manifestazioni davanti alle ambasciate e comunicati…
L'AED invita tutti i governi, soprattutto quelli dell'Unione Europea, a mettere a disposizione delle future autorità democratiche tunisine tutti gli strumenti di cooperazione giuridica internazionale per sanzionare le responsabilità delle precedenti autorità per le violazioni dei diritti umani e favorire il ritorno in Tunisia dei fondi che queste autorità avessero illegalmente acquisito attraverso la corruzione e la spoliazione del paese e che sono stati trasferiti all'estero.
Amsterdam, 29 gennaio 2011
GIornata dell'avvocato perseguitato
GRANDE SUCCESSO
DELLA GIORNATA DELL'AVVOCATO PERSEGUITATO - 9 dicembre 2010
Tra i suoi obiettivi vi sono la difesa dei diritti degli avvocati difensori, per tutelare la loro integrità fisica e per garantire che gli avvocati possano lavorare in libertà e non siano minacciati.
L'AED ha deciso di scegliere il giorno prima della giornata dei diritti umani, il 9 dicembre, quale giornata dell'avvocato perseguitato.
Nel 2010 la nostra attenzione si è incentrata in particolare sulla situazione degli avvocati in Iran,dove negli ultimi due anni più di 20 avvocati sono stati minacciati o perseguitati. Il governo ha tentato di rendere per loro impossibile l'esercizio della professione.
Il 9 dicembre a Berlino Bruxelles, l'Aja, Madrid, Parigi e Roma decine di avvocati, vestendo
la toga, hanno dimostrato davanti alle Ambasciate Iraniane mostrando fotografie di alcuni degli
In questa lettera l'AED esprime la sua preoccupazione per la violazione dei diritti umani
degli avvocati in Iran. L'AED ha chiesto alle autorità Iraniane di dare a una delegazione
di avvocati europei la possibilità di far parte di una missione d'inchiesta in Iran.
All'Aja era presente l'Avvocata Shadi Saedr che è attualmente in esilio.
In altri paesi insieme agli avvocati vi erano rifugiati iraniani e attivisti dei diritti umani.
Questa azione è stato un passo importante per continuare la nostra battaglia per la libertà
degli avvocati i cui diritti sono negati in molti paesi.
La Giornata dell'Avvocato Perseguitato sarà ripetuta ogni anno.
Chiediamo a tutti gli avvocati, ai Consigli Forensi e alle associazioni di avvocati di unirsi
all'AED nella difesa dei diritti e della libertà degli avvocati.
AED – Il Presidente
Avv. Gilberto Pagani – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Presidente della Commissione Difesa per la DIfesa
Mr. Hans Gaasbeek - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Milano, 10/12/2010
www.aed-edl.net
INIZIANO I PROCESSI PER I FATTI DI ROMA
COMUNICATO STAMPA – INIZIANO I PROCESSI PER I FATTI DI ROMA
Oggi 23 dicembre il Tribunale di Roma tiene la prima udienza del processo per direttissima a carico di alcuni dei manifestanti arrestati il 14 dicembre.
Ciò che appare dalle prime risultanze processuali e nella vasta documentazione video è che gli arresti hanno scarsa o nulla attinenza con episodi di violenza.
A riprova di ciò la decisione di varie sezioni del Tribunale di non applicare alcuna misura coercitiva a carico di 22 dei 23 arrestati, segno evidente della scarsità di indizi di colpevolezza.
Spicca l'unica misura di sottoposizione agli arresti domiciliari per Mario Miliucci, cui è stato negato il “privilegio” di poter tornare a casa con mezzi propri, ma è stato scortato da agenti e nelle stesse condizioni si presenterà al processo.
Si tratta di un provvedimento inusuale sia perchè Mario è incensurato sia per la natura dei reati di cui è accusato.
Mario è figlio di Vincenzo Miliucci (storico leader del movimento romano) e dell'Avv. Simonetta Crisci, vice presidente dell'AED (Avvocati Europei Democratici).
I Giudici hanno ritenuto che l'Avv. Crisci (che avrebbe accompagnato a casa il figlio) non desse sufficienti garanzie e ne hanno pertanto disposto la traduzione con la forza pubblica.
L'Avv. Crisci è da tempo in prima fila per difendere i diritti delle donne, degli oppressi, dei più deboli e nel suo lavoro e nella sua attività sociale e politica ha meritato rispetto, approvazione e riconoscenza.
Non entriamo nel merito delle altre decisioni del Tribunale ma non possiamo non vedere in quella relativa alla traduzione con la forza pubblica un attacco ingiustificato alla figura dell'Avv. Crisci e alla sua militanza; a lei, a Mario e a Vincenzo esprimiamo piena solidarietà.
Gli incidenti di Roma hanno rievocato, su scala limitata, la gestione dell'ordine pubblico che vedemmo a Genova nel 2001, dalla zona rossa ai danneggiamenti, ai rastrellamenti e alle violenze contro manifestanti pacifici, alle vessazioni e alle torture psicologiche nelle celle di sicurezza.
Del resto la struttura delle forze di polizia è formata in gran parte dagli stessi funzionari condannati a Genova e le forze operative sono formate in gran parte dagli stessi agenti che a Genova non furono individuati perchè mascherati e privi di segni di identità sulla divisa, a differenza di quel che invece accade in quasi tutti i paesi democratici.
Il 14 dicembre la gestione dell'ordine pubblico è stata improntata alla totale chiusura al dissenso, alla violenza come unico mezzo di confronto; non stupisce che in questo clima affiorino fantasmi del passato come la famigerata inchiesta “7 aprile” e incubi per il futuro.
Roma, 23 dicembre 2010
LEGAL TEAM ITALIA – www.legalteamitalia.it
GIornata dell'avvocato perseguitato
COMUNICATO STAMPA
GIORNATA DELL'AVVOCATO PERSEGUITATO 9 dicembre 2010
Avvocati Europei Democratici (AED-EDL – www.aed-edl.net) è una Confederazione di
associazioni di avvocati di 6 paesi europei: Germania, Spagna, Francia, Italia, Belgio e
Olanda.
Tra i suoi obiettivi vi sono la difesa dei diritti degli avvocati difensori, per tutelare la loro
integrità fisica e per garantire che gli avvocati possano lavorare in libertà e non siano
minacciati.
L'AED ha deciso di scegliere il giorno prima della giornata dei diritti umani, il 9
dicembre, quale giornata dell'avvocato perseguitato.
Nel 2010 l'attenzione sarà incentrata in particolare sulla situazione degli avvocati in Iran.
Lo scorso anno il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2003, l'avvocato Shirin Ibaditi,
difensore dei diritti di donne e bambini, fu costretto a lasciare l'Iran, perché aveva timore
per la sua vita.
Il primo avvocato è stato costretto a lasciare l'Iran ed è attualmente in Norvegia dopo che
sua moglie era stata arrestata; l'avvocato successivo di Sakineh Ashtiani è stato arrestato e
messo in prigione a Tabriz; anche il terzo avvocato di Sakineh Ashtiani è stato arrestato, il
13 novembre 2010.
Questi sono solo alcuni esempi: in questo modo negli ultimi due anni più di 20 avvocati
in Iran sono stati minacciati e perseguitati; in vari modi il governo tenta di rendere
impossibile l'esercizio della loro professione.
La Commissione diritti umani dell'assemblea generale delle Nazioni Unite nella sua
riunione del 18 novembre 2010 ha espresso le sue gravi preoccupazioni sulla situazione
dei diritti umani in Iran per numerosi casi di violazioni dei diritti umani.
Il 9 dicembre 2010, alle ore 15.00, in 6 città europee, l'Aia, Berlino, Roma, Madrid,
Parigi e Bruxelles, si svolgerà davanti alle ambasciate Iraniane una dimostrazione di
avvocati in toga, e gli avvocati esprimeranno loro preoccupazione per la violazione dei
diritti umani, in particolare per quanto riguarda la situazione degli avvocati in Iran.
In questa occasione verrà consegnata attraverso gli ambasciatori una petizione alle
autorità Iraniane in cui tra l'altro viene chiesto di dare a un gruppo di avvocati europei
l'opportunità di effettuare una missione in Iran.
L'ambasciata iraniana in Italia è situata a Roma via Nomentana n. 361.
Per l'AED – www.aededl.net
Avv. Gilberto Pagani, Presidente – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 02 55016260 347
2257078
per ulteriori informazioni: Avv. Simonetta Crisci Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – via Carlo Mirabello
n. 23 Roma – tel. 06 39751144 3356566034