LETTERA DELL'AED ALLE AUTORITA' IRANIANE
Roma, Berlino, Amsterdam, Parigi, Bruxelles, Madrid, 9 dicembre 2010
A Sua Eccellenza Mahmoud Ahmedinejad
Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran
All’Onorevole Leader della Repubblica Islamica
Ayatollah Sayed Ali Khamenei
All’Onorevole Capo del Potere Giudiziario
Ayatollah Sadegh Larijani
Tehran, Islamic Republic of Iran
Vostre Eccellenze,
AED-EDL (Avvocati Europei Democratici-European Democratic Lawyers) è una federazione di 9 organizzazioni di avvocati democratici di sei paesi Europei (Belgio, Francia, Italia, Germania, Spagna e Paesi Bassi). www.aed-edl.net
Tra i suoi obiettivi vi sono la difesa dei diritti degli avvocati difensori, la tutela della loro integrità fisica e la libertà degli avvocati da tutte le minacce di cui siano vittime e di assicurare che i cittadini abbiano un reale accesso ai rimedi e alle protezioni legali, sia nazionali che internazionali.
L'AED opera – tra l’altro - in base al Preambolo sulla funzione dell'avvocato nella società adottato dal CCBE (Consiglio degli Ordini Forensi Europei).
In una società fondata sul rispetto per lo stato di diritto l'avvocato svolge un ruolo speciale. I doveri dell'avvocato non iniziano e finiscono con la prestazione fedele di ciò che ella o egli è in grado di fare, nei limiti della legge.
Un avvocato deve servire gli interessi della giustizia come pure delle persone i cui diritti e libertà egli è incaricato fiduciariamente di difendere ed è dovere dell'avvocato non solo di difendere la causa del cliente ma di avere con lui un rapporto fiduciario.
Rispettare la funzione professionale dell’avvocato è una condizione essenziale per lo stato di diritto e la democrazia nella società.
La funzione dell'avvocato implica quindi una varietà di obblighi legali e morali (che appaiono a volte in conflitto l'uno con l'altro) verso:
- il cliente;
- i tribunali e le altre autorità davanti alle quali l'avvocato difenda il proprio cliente o agisca in nome del suo cliente;
- la professione legale in generale ed ogni suo collega in particolare;
- il pubblico, per cui l'esistenza di una professione libera ed indipendente, insieme al rispetto per le regole della professione, è un mezzo essenziale per proteggere i diritti umani di fronte al potere dello stato e di altri interessi forti nella società.
- La situazione degli avvocati in Iran.
Quindi, poiché oggi è la vigilia del Giorno Universale di Diritti Umani, ci sentiamo obbligati ad esprimere alle alte Autorità Iraniane la nostra grande preoccupazione per la situazione del diritto di difesa in Iran e le costrizioni, le minacce e le restrizioni sofferte negli anni recenti da molti avvocati.
Nel 2008, a Mohammad Dadkhah, Hadi Esmailzadeh ed Abdolfattah Soltani, Gheyrat Fatemeh, eminenti avvocati e cofondatori del Centro per i Difensori dei Diritti Umani, che è stato appena dichiarato illegale, non è stato consentito di essere presenti all'Unione delle Associazioni Forensi, a causa delle loro attività nella difesa dei diritti umani.
Nel giugno 2009 il Premio Nobel per la pace 2003 Shirin Ebadi, eminente avvocato e primo giudice donna in Iran, Direttore del Centro per Difensori dei Diritti Umani, non ha avuto altra scelta se non lasciare l’Iran a causa dei timori per la sua vita. Nel dicembre 2009 il suo ufficio è stato perquisito e violato e molti dati confidenziali sono stati asportati.
Il 12 giugno 2009 si sono tenute le elezioni presidenziali, con proteste a causa dei risultati controversi. Successivamente vi furono centinaia di arresti di persone, compresi molti avvocati, cui sono stati negati adeguata protezione legale e garanzie procedurali.
Così, il 16 giugno, 2009, Abdulfattah Soltani è stato arrestato ed è stato in prigione fino all’agosto 2009.
Nel luglio di quell'anno, Mohammad Ali Dadkhah è stato arrestato con Sara Sabbaghiyan.
Shadi Shaedr è rimasta agli arresti undici giorni nel luglio 2009 ed esiliato poco dopo. La nostra collega aveva difeso delle donne in diversi casi di pena di morte per lapidazione. Pare che sia stata condannata a 6 anni di carcere per presunte attività contro la sicurezza del regime e 74 colpi di frusta (...per aver dato una intervista).
Due altri avvocati, come Danshjou Mostafa, che ha svolto la difesa nel caso dei Dervisci di Gonabadi, sono stati privati dei loro casi senza alcuna ragione legale. Un altro, Mohammad Seifzadeh, è stato condannato a nove anni di carcere e alla cancellazione dalla professione, e ora i loro casi sono in attesa dell'appello.
Nel maggio 2010 Mohammad Olyaeifard, avvocato e membro dell'Ufficio del Comitato di Organizzazione dei Diritti Umani per la Difesa dei Prigionieri Politici in Iran, è stato tenuto in carcere sotto sorveglianza ed è stato condannato a un anno di prigione. È stato accusato di aver commesso il crimine di propaganda contro il sistema, solo per aver criticato le sentenze capitali su propri clienti minori. Egli è ancora in prigione, il suo avvocato è Nasrin Sotoudeh.
Nel luglio 2010 è stata arrestata la moglie di Mohammad Mostafaei, un avvocato che aveva assunto la difesa di Sakineh Ashtianí, condannata a morte per lapidazione per adulterio. Il nostro collega è stato convocato per testimoniare, ma è riuscito a partire dall’Iran ed è attualmente in esilio in Norvegia con la sua famiglia. Nel novembre 2010 è stato condannato in contumacia a sei anni di carcere senza essere sentito, per una presunta offesa contro la sicurezza del regime.
Il 28 agosto, 2010 Nasrin Sotoudeh ha subito un'irruzione nella sua casa e nel suo ufficio ed i suoi conti bancari sono stati congelati. Sotoudeh aveva difeso numerosi attivisti dei diritti umani, femministe e bambini che hanno subito la pena di morte. Il 4 settembre è stata convocata nella prigione di Evin senza che al suo avvocato, Nasrim Ghanavi, fosse consentito di assistere all'interrogatorio. Nasrim Sotoudeh rimane in carcere da allora, con limitazioni severe nelle comunicazioni con il suo avvocato e suo marito ed è stata in sciopero della fame per quaranta giorni. È accusata di "agire contro la sicurezza nazionale", "associazione illegale e cospirazione contro la sicurezza nazionale" e " cooperazione con un'organizzazione di diritti umani". Il processo, all'inizio fissato per il 15 novembre, è stato posposto al 24 novembre.
L'ultimo avvocato di Sakineh Ashtiani, Javid Houtan Kian, è stato arrestato con il figlio della sua cliente, durante un’intervista con due giornalisti tedeschi. Entrambi rimangono ancora nella prigione di Tabriz.
Infine il 13 novembre 2010, tre avvocati sono stati arrestati all'aeroporto di Khomeiny di Teheran al loro ritorno dalla Turchia. Uno di loro, Sara Sabbaghiyan, era il nuovo avvocato di Sakineh Ashtiani. Kiyan-Ersi Maryam era l'avvocato di Mohammad Mostafaei e prima aveva difeso un altro cittadino Iraniano, Kobra Naija. L’ultimo era stato anche accusato di adulterio ed è stato proposto per la pena di morte per lapidazione. Il terzo avvocato arrestato è l'avvocato Maryam Karbasi.
Il Procuratore generale Abbas Jafari Dolatabadi ha confermato che anche due altri avvocati, in relazione alla detenzione dei tre colleghi suddetti, sono stati arrestati. La loro identità non è stata ancora fornita ed è ignoto dove siano ora. Questi due detenuti potrebbero essere Rosa Gharachaloo o Gharachozoou e Mohammad Hossein Naiyri.
- La COMMISSIONE DEI DIRITTI UMANI DELL’ONU
Abbiamo notato che la Commissione dei Diritti Umani dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite –nella sua riunione del 18 novembre 2010 - ha espresso grave preoccupazione a proposito della situazione dei diritti umani in Iran in seguito a numerosi casi di violazioni dei diritti umani.
Tutte le organizzazioni di Avvocati, unite nell'AED - Avvocati Europei Democratici - vogliono portare la vostra attenzione sui Principi di Base sul Ruolo degli Avvocati adottato dall’Ottavo Congresso delle Nazioni Unite sulla prevenzione del Crimine ed il Trattamento dei Colpevoli, Avana, Cuba, dal 27 agosto al 7 settembre 1990.
Art. di 16 Garanzie per la funzione degli avvocati
I Governi devono assicurare che gli avvocati (a) possano svolgere tutte le loro funzioni professionali senza intimidazioni, ostacoli, molestie o interferenze improprie; (b) possano viaggiare per consultarsi con i loro clienti liberamente nel proprio paese ed all'estero; e (c) non soffriranno, o non saranno minacciati con accuse o sanzioni amministrative, economiche o altre per alcuna azione intrapresa in conformità ai doveri professionali, le norme e l'etica.
Art. 23 Libertà di espressione ed associazione
Gli Avvocati come gli altri cittadini sono garantiti nella libertà di espressione, pensiero, associazione e movimento. In particolare, essi avranno il diritto di partecipare al dibattito pubblico sulle questioni relative alla legge, l'amministrazione di giustizia e la promozione e la protezione di diritti umani e a partecipare o formare organizzazioni locali, nazionali o internazionali ed assistere alle loro riunioni, senza soffrire restrizioni professionali a causa della loro azione legale o della loro appartenenza ad un'organizzazione legale. Nell’esercitare questi diritti, gli avvocati agiranno sempre conformemente alla legge e alle norme riconosciuti e all'etica della professione Legale.
Quindi, avanziamo le seguenti richieste:
-La liberazione immediata e la reintegrazione nei loro doveri come difensori di tutti i colleghi che soffrono le persecuzioni descritte nell'esercizio della loro professione.
-L’esercizio pieno e libero del loro ruolo di avvocatura indipendente.
-Le attività di Associazione Forensi in Iran devono essere consentite senza limitazioni.
-Gli avvocati devono poter comunicare liberamente e senza restrizioni con i loro clienti ed avere accesso libero ai fascicoli delle indagini relative alla loro detenzione.
-Garantire a tutti gli Avvocati Iraniani la libertà che la loro professione richiede ed assicurare per il futuro l’applicazione delle norme internazionali come i Principi di Base sul Ruolo di Avvocati.
Missione d’Inchiesta
Inoltre, per poter prendere conoscenza oggettiva di prima persona della situazione reale dei diritti della difesa e dei difensori in Iran e della situazione dei nostri colleghi arrestati, avanziamo al suo governo una richiesta per l'autorizzazione a una delegazione internazionale di avvocati dell'AED/EDL per visitare l’Iran in un prossimo futuro. I nostri scopi sarebbero di incontrare membri del Governo Iraniano, le autorità giudiziarie, i nostri colleghi delle Associazioni Forensi e visitare in carcere tutti quei colleghi che sono attualmente arrestati.
Attendiamo le informazioni che potrete fornirci sulla situazione attuale e sugli sviluppi dei casi per cui abbiamo mostrato la nostra preoccupazione.
Fiduciosi in una risposta positiva alle nostre richieste, attendiamo di ricevere presto un Vostro riscontro.
Una copia di questa lettera sarà consegnata agli Ambasciatori dell’Iran in diversi Paesi.
Rispettosamente,
President of the AED-EDL:
Avv.Gilberto Pagani
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Coordinator of the commission Defence for the defence:
Mr. Hans Gaasbeek
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SEMINARIO NAPOLI 8/10/2010
Avvocati Europei Democratici e Unione Ordini Avvocati del Mediterraneo
con il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e del Comune di Napoli
LA FACCIA NASCOSTA DEL PROCEDIMENTO PENALE
SEMINARIO
Napoli – Maschio Angioino – Cappella Palatina
Venerdì 8 ottobre 2010
Ore 9,30 Registrazione
ore 10,00 – 13,00
Saluti e interventi introduttivi
Avv. Francesco Caia – Presidente Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli
Avv. Gilberto Pagani – Presidente AED
Avv. Arturo Frojo - Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli
Prof. Avv. Marcello D’Aponte – Assessore al Patrimonio del Comune di Napoli
Presentazione
Avv. Anne Maesschalk –– Syndicat Avocats pour la Démocratie (SAD- Belgio)
Interventi
La legislazione dei vari paesi europei in tema di fermo di polizia
Avv. Didier Ligier – Syndicat Avocats de France (SAF - Francia)
Dibattito sul tema con l’intervento dei rappresentanti di varie associazioni aderenti alla AED
ore15,00 – 19,00
Interventi
Il diritto penale del nemico – Avv. Fabio Maria Ferrari (Legal Team Italia)
La perversione del processo penale – Avv. Paula Arce – Ass. Catalana per la Difesa dei Diritti Umani (ACDDH - Barcellona)
Il diritto penale come strumento di controllo sociale - Avv. Simonetta Crisci (Legal Team Italia)
Dibattito moderato dall’Avv. August Gil Matamala – Presidente d’Onore dell’AED
Conclusioni
La partecipazione all’evento darà diritto a n. 6 crediti formativi
LEGAL TEAM a Terzigno
ASSISTENZA LEGALE
PER I CITTADINI DEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO
In occasione delle manifestazioni che si terranno a Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno il 30 ottobre 2010 per protestare contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio il Legal Team Europa e il Legal Team Italia hanno organizzato un servizio di assistenza legale per difendere i diritti fondamentali di libera manifestazione del pensiero, di movimento e di informazione.
Nel momento in cui il diritto dei cittadini dei Comuni vesuviani a difendere la propria salute e la propria vita viene messo in discussione, con l'utilizzo di mezzi repressivi sproporzionati ed illegali, è importante riaffermare che la libertà di manifestare liberamente non può essere limitata così come non possono essere ulteriormente limitate le libertà civili e le garanzie costituzionali.
Le persone che abbiano necessità di intervento legale possono fare riferimento agli avvocati del Legal Team che saranno presenti nei presidi e nelle manifestazioni e saranno riconoscibili dalla pettorina con la scritta “Legal Team Europa”.
Durante le manifestazioni è attivo un servizio di intervento legale ai seguenti numeri telefonici:
081 5372775 - 3345403630 - 3298470970.
Napoli, 28/10/2010
Legal Team Europa
Legal Team Italia
www.legalteamitalia.it
ASSISTENZA LEGALE per la FLOTILLA PER GAZA
COMUNICATO STAMPA
IL LEGAL TEAM A SOSTEGNO DELLA FLOTILLA PER GAZA
In questi giorni sta salpando dai porti di Irlanda, Turchia e Grecia, diretta a Gaza City, una flotta di otto navi che trasportano materiali da costruzione, impianti di desalinizzazione dell’acqua, impianti fotovoltaici, generatori, materiale per la scuola e farmaci da consegnare alla società civile palestinese afflitta da anni di duro embargo.
Il Legal Team Italia ed il Legal Team Europa, associazioni di avvocati impegnati nella tutela dei diritti civili e politici, seguono con la massima attenzione questa importantissima missione umanitaria.
Il governo israeliano ha dichiarato che impedirà in tutti i modi possibili (anche con la forza se necessario) l'arrivo delle navi e la consegna dei materiali.
Se ciò avvenisse sarebbero in pericolo anche i 600 passeggeri di oltre 40 nazionalità che sono imbarcati sulle navi.
Il Legal Team vigilerà sul rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e dell'integrità degli aderenti alla missione Flotilla per GAZA, cui partecipano anche molti cittadini italiani ed europei, ed in caso di violazioni, si adopererà con ogni mezzo affinchè gli eventuali crimini commessi in loro danno vengano adeguatamente sanzionati nelle sedi giudiziarie nazionali ed internazionali.
Milano, 25/5/2010
Legal Team Italia - Legal Team Europa.
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per contatti e informazioni
Avv. Dario Rossi – 0039 349 8827628