24 GENNAIO 2012 GIORNATA DELL'AVVOCATO PERSEGUITATO

 


Quest'anno la giornata dell'avvocato perseguitato è dedicata agli avvocati della Turchia che sono stati perseguitati ed arrestati per ragioni politiche, e gravemente ostacolati  nella loro attività professionale.

La giornata dell'Avvocato perseguitato è organizzata da tre Associazioni europee di Avvocati, gli Avvocati Europei Democratici (AED-EDL), l'Associazione Europea di Giuristi per la Democrazia e i Diritti umani di Mondo (ELDH), l'Istituto dei Diritti umani degli Avvocati europei (IDHAE), che insieme rappresentano avvocati di tutti i paesi d'Europa.

La giornata dell'Avvocato perseguitato è stata promossa per la prima volta da AED-EDL nel 2010, per il sostegno agli avvocati dell'Iran. La data del 24 gennaio è stato scelta in ricordo dell'assassinio di 4 avvocati del lavoro e di un loro collaboratore a Madrid nel 1977 (Massacro di Atocha), durante la  transizione dopo la morte del dittatore spagnolo Franco. Gli autori del crimine erano vicini a partiti ed organizzazioni  di destra.

Per protestare contro gli illegali e intollerabili ostacoli nei confronti degli avvocati turchi e contro le  gravi violazioni di diritti umani  connesse, avvocati in diverse città d'Europa organizzeranno proteste di fronte ad Ambasciate e Consolati turchi. Una petizione sarà  consegnata al Governo turco. Ad Amsterdam, Barcellona, Berlino, l'Aja e in altre città saranno organizzati forum e assemblee.

Per decenni organizzazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International ed Human Rights Watch, ma anche l'Unione Europea, hanno apertamente denunciato le violazioni di diritti umani che sono state commesse o  tollerate dallo Stato turco. Queste violazioni  sono state compiute non solo contro oppositori politici al Governo ma anche contro minoranze, in particolare contro la popolazione curda nella Turchia. Esse sono state dirette anche contro gli avvocati che hanno il coraggio di difendere le vittime di tali violazioni dei diritti umani commesse dallo stato.

Secondo stime non ufficiali circa 8.000 presunti membri  del KCK sono stati arrestati sulla base della legge Antiterrorismo del 1991,  in molte città e province turche nel corso della cosiddetta operazione KCK. KCK è l'Unione delle Comunità in Kurdistan, un'organizzazione  curda che è sospettata dal Governo turco di collaborare con il PKK. Più di metà degli arrestati sono ancora in carcere. Rispondendo alle preoccupate richieste della Commissione europea, il Governo turco ha ammesso solamente la detenzione continuata di 605 persone.
Il processo contro i presunti membri del KCK è cominciato il 18 ottobre 2010 a Diyarbak davanti alla Sesta Alta Corte Criminale. Di 151 imputati 103 sono ancora in custodia cautelare,  8 di loro sono avvocati. Il 19 ottobre 2010, così come nelle successive udienze, la difesa ha insistito per una difesa in curdo che è stata rifiutata dalla corte. Al contrario più di 100 avvocati - molti di loro del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Diyarbakir - sono stati indagati per questa richiesta.

Durante molte sessioni della corte, avvocati di diversi paesi europei hanno partecipato come osservatori, fra loro molti colleghi di AED-EDL ed ELDH. Un avvocato italiano che intendeva partecipare quale osservatore al processo KCK a Diyarbakir è stato arrestato all'aeroporto di Istanbul e deportato in Italia dopo un giorno.

Il  22 novembre nel corso del cosiddetto processo KCK, gli attacchi contro gli avvocati sono arrivati ad un'intensità mai vista. Queste violazioni sono culminate nell'arresto di 36 avvocati turchi e curdi. I loro uffici sono stati perquisiti. Molti di loro erano attivi come avvocati difensori nel processo  KCK a Diyarbakir o per Abdullah Öcalan. Azioni simili sono state  compiute il  20 dicembre 2011 contro giornalisti, e venti di loro sono stati arrestati.

AED-EDL, ELDH ed IDHAE condannano con forza le sopra indicate azioni e chiedono quanto segue:
•    La Legge Anti-terrorismo turca del 1991 protegge la sicurezza dello stato a scapito della libertà e della sicurezza degli individui, viola le leggi internazionali sui diritti umani  e deve perciò essere abrogata.
•    Immediato rilascio degli avvocati arrestati e garanzia di un pieno e libero esercizio del loro ruolo di avvocati indipendenti.
•    Un processo equanime per gli imputati nel processo KCK, e l'ammissione senza restrizioni di osservatori legali stranieri al processo.
•    Un'indagine internazionale indipendente sulle azioni sopra indicate, con l'obiettivo di individuare i responsabile per questi arresti e l'ostruzione del libero esercizio del ruolo di avvocati indipendenti.

Prof. Bill Bowring, avvocato, Presidente ELDH, Londra
www.eldh.eu
Gilberto Pagani, avvocato, Presidente AED-EDL,  Milano tel. 0039 347 2257078
www.aed-edl.net
Bertrand Favreau, avvocato, Presidente IDHAE,  Parigi
www.idhae.org
Thomas Schmidt, avvocato, Segretario Generale  ELDH, Düsseldorf  tel. 0049 17 26810888  
Hans Gaasbeek, avvocato, vicepresidente  AED-EDL, Coordinatore della commissione "difesa per la difesa ", Amsterdam  tel. 0031 6 52055043
Ivonne Leenhouwers, avvocata, co-coordinatore della commissione "difesa per la difesa "