SELGIUK KOZAACLI di nuovo nelle galere turche

LEGAL TEAM ITALIA DENUNCIA:

SELGIUK KOZAACLI di nuovo nelle galere turche



L’8 novembre si è appreso che è stato arrestato a Istanbul l’avvocato Selgiuk Kozaacli, presidente dell’associazione di avvocati CHD e attualmente difensore di Nuriye e Semir, due insegnanti che da mesi sono in sciopero della fame per essere reintegrati nel loro posto di lavoro e nei loro beni da cui furono cacciati con accuse di terrorismo e appartenenza all’organizzazione di Fetullah Gulem.

 

L’organizzazione CHD è sempre stata invisa al governo turco e ancor prima del tentato golpe del luglio 2016 25 appartenenti ad essa (compreso Selgiuk) erano stati arrestati e dovettero subire un processo (ancora in corso) perché difendevano “troppo bene” e con “troppa insistenza” i loro assistiti: insomma, erano troppo bravi. E per di più erano soliti difendere in processi politici contro oppositori del governo, oppure occupanti di case, manifestanti, donne violentate ecc. insomma coloro che di solito non hanno nemmeno un difensore.

Ora, dopo che moltissimi aderenti al CHD sono già stati tratti in arresto, è la volta del loro presidente. La sua carcerazione è cronaca di un fatto annunciato. Nei mesi scorsi i media governativi avevano accusato i difensori di Nuriye e Semir di indurre i loro assistiti a continuare lo sciopero della fame: come se un difensore potesse mai consigliare ad un proprio assistito di mettere a repentaglio la propria vita (ed infatti i due digiunatori sono ridotti allo stremo). Ora, puntuale, è arrivato l’arresto per Selgiuk. Ancora non si conosce l’imputazione mossagli perché le norme emergenziali che governano da un anno e mezzo la Turchia consentono di mettere in galera e poi, quando farà comodo all’accusa, far conoscere le ragioni della detenzione.

Il quadro è chiaro: più di 300 avvocati sono attualmente detenuti in Turchia, molti di questi sono noti come strenui difensori dei diritti umani e dei diritti civili fondamentali. I processi sono diventati poco più di una farsa, in cui non è lasciato praticamente alcuno spazio alla difesa.

Selgiuk Kozaacli deve essere immediatamente rimesso in libertà.

LTI intende continuare a denunciare questa situazione, costringendo il governo italiano e quelli europei a prendere una netta posizione contro simili abusi dittatoriali del governo turco e rilancia il proprio impegno di essere presente ogni tre settimane di fronte all’ambasiata e ai consolati turchi in Italia perché non scenda il silenzio su simili nefandezze.